L’Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata, conosciuta anche come Abbazia di San Nilo, è un importante monastero di rito bizantino situato a Grottaferrata, nel Lazio. Fu fondata nel 1004 da San Nilo da Rossano, una figura spirituale di grande rilievo originaria della Calabria bizantina. La fondazione avvenne sui resti di una villa romana, luogo in cui San Nilo, secondo la tradizione, ebbe una visione della Madonna.

Sebbene San Nilo sia morto poco dopo l'inizio della costruzione, l’abbazia fu completata dal suo discepolo più fidato, San Bartolomeo il Giovane. La chiesa abbaziale venne consacrata il 17 dicembre 1024 da Papa Giovanni XIX.

Nel corso dei secoli, l’abbazia ha goduto di una notevole autonomia, riconosciuta da diversi papi. Questo le ha permesso di mantenere una certa indipendenza rispetto alla diocesi suburbicaria di Frascati. A partire dal 1462, l’abbazia fu guidata da abati commendatari, tra cui il celebre cardinale Bessarione.

Oggi, l’Abbazia di Grottaferrata è l’unico monastero bizantino ancora attivo in Italia. È parte integrante della Chiesa cattolica di rito bizantino e rappresenta un importante centro spirituale, culturale e liturgico. È anche sede dell’Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata. I monaci che vi abitano provengono in gran parte dalle comunità italo-albanesi e seguono la liturgia orientale, mantenendo vive le antiche tradizioni bizantine.