Cerveteri

Un pò di storia

Cerveteri

Cerveteri è un antico comune situato nella regione Lazio, nella provincia di Roma. La sua storia affonda le radici nell'epoca etrusca, ed è conosciuta per essere stata una delle principali città etrusche, oltre a essere uno dei centri più importanti della Civiltà Etrusca.


Cenni Storici


La città di Cerveteri, in passato conosciuta come "Caisra" o "Caere", fiorì tra il IX e il VI secolo a.C. e fu un potente centro commerciale e politico. I suoi abitanti svilupparono una notevole arte funeraria, come testimoniano le famose tombe etrusche della "Necropoli della Banditaccia", che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Le tombe, scavate nella roccia, contengono preziosi corredi funebri che ci offrono uno spaccato della vita e delle tradizioni degli Etruschi.

Nel corso dei secoli, la città subì diverse dominazioni, tra cui quella romana, che la fece diventare un importante punto strategico. Dopo la caduta dell'Impero Romano, Cerveteri entrò in una fase di declino, ma continuò a essere abitata.

Oggi, il comune di Cerveteri è noto per il suo patrimonio storico e archeologico, che attrae numerosi visitatori, e per il suo paesaggio caratterizzato da colline, valli e la vicinanza al mare Tirreno. Oltre alla Necropoli della Banditaccia, Cerveteri è celebre anche per il Museo Nazionale Cerite, che custodisce reperti storici e archeologici di grande valore.

Siti di interesse storico religioso

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La Necropoli della Banditaccia

È una delle più grandi necropoli del mondo antico. Attraversata da una via sepolcrale lunga più di 2 Km, si sviluppò dal IX secolo a.C. ad età ellenistico-romana. Le tombe più antiche sono del tipo a pozzo, con incinerazioni entro vasi biconici, e del tipo a fossa per inumati. Dal VII secolo a.C., con il prevalere del rito dell'inumazione, si sviluppano grandi tumuli con camere funerarie scavate nel tufo e decorate con motivi ispirati alle forme dell'architettura domestica. Tali monumenti, appartenuti a famiglie di alto rango, hanno restituito ricchi corredi ove frequente è la presenza di materiali importati dal Vicino Oriente e dalla Grecia. Nel corso del VI secolo a.C., alla tipologia del tumulo, ora di forme medie e piccole, si affiancano e progressivamente si affermano le tombe a dado allineate regolarmente lungo le vie sepolcrali e quelle a caditoia. Nel corso del IV secolo a.C. risulta diffuso il tipo di ipogeo costituito da un solo ambiente e con banchine addossate alle pareti rispetto ai quali costituiscono episodi isolati più imponenti monumenti funerari appartenuti a famiglie di rango gentilizio. È il caso della tomba dei Rilievi che, ubicata all'interno del Recinto della Banditaccia, esibisce sulle sue pareti una ricca parata di oggetti di uso quotidiano resi a stucco e dipinti, come pure, fra le tombe 'del Comune', si ricordano quelle dell'Alcova, dei Sarcofagi, del Triclinio, dei Tamsnie, monumenti che come la Tomba Torlonia nella necropoli di Monte Abatone, offrono testimonianza dell'eccezionalità delle esperienze dell'architettura funeraria dell'antica Caere.

Le necropoli di Cerveteri e Tarquinia sono state incluse nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2004 e costituiscono il primo esempio di siti riferibili alla civiltà etrusca.

La Necropoli della Banditaccia ora fa parte del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, Istituto dotato di autonomia speciale, di rilevante interesse nazionale.


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Museo Nazionale Archeologico Cerite

È situato all’interno del castello appartenuto alla famiglia Ruspoli, una rocca duecentesca eretta in muratura di tufo, lava e laterizi, caratterizzata da più torri, da un corpo rettangolare e tratti di mura etrusche risalenti al IV sec. a.C.: un vero e proprio poligono fortificato.

Le raccolte del museo documentano le varie fasi culturali di tutto il territorio cerite e custodiscono importanti capolavori del mondo antico: il cratere di Euphronios e la Kylix (coppa monumentale) anch’essa di Euphronios come ceramista e di Onesimos come ceramografo.

Il Cratere e la Kylix sono arrivati a Cerveteri da Musei Americani dopo un fortunato recupero di arte rubata, ad opera dei Carabinieri, che nel 2015 hanno riportato in Italia i due straordinari reperti.

Corredi Sepolcrali:

La fase più antica dei reperti, al piano terra, è rappresentata dai corredi sepolcrali della necropoli del Sorbo (IX-VII sec. a.C) e l’età più fiorente della città,

illustrata dai materiali provenienti dalla necropoli della Banditaccia e da quella di Monte Abatone, oltre che dagli scavi della Civita.

La sala superiore ospita i due capolavori greci, numerosi vasi figurati di VI, V e IV secolo a.C. appartenenti ai corredi funerari; a questi si associano sarcofagi di età ellenistica e vari reperti provenienti dall’abitato e dai santuari.

Inoltre, la ricostruzione scultorea di un raro complesso tombale rupestre rinvenuto nella località Greppe S.Angelo rinvia a modelli macedoni mostrando l’eccezionale versione in pietra dell’immagine di Charun, demone etrusco della morte.

Il Museo, inoltre, è dotato di installazioni multimediali, quali vetrine touch con oggetti “parlanti” con la voce di Piero Angela che approfondiscono la vita quotidiana e la cultura etrusca.

E l’installazione e-Archeo HI® dove l’utente interagisce con un personaggio narrante a grandezza naturale veramente esistito, Vel Apucu, antico imprenditore etrusco, avendo l’impressione di dialogare con lui sugli etruschi di Cerveteri, i rinvenimenti e le loro vicende.

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Sentieri etruschi

A nord delle colline di Cerveteri, a poco meno di 40 km da Roma, c’è un angolo di Tuscia Romana ancora intatto. Pascoli e boschi fitti e pareti tufacee scavate in solchi piccoli e grandi, gole e forre sono inverdite da felceti fitti e tappeti di pervinca.

1) La Via degli Inferi, alla scoperta di un'antica via cava etrusca - Sentiero n.1 ;

2) Percorso degli Etruschi (o delle Cascatelle) - Sentiero n.2;

3) Alla scoperta della natura dei Monti Ceriti - Sentiero n.3

4) Tra natura e archeologia nella Valle Vittoria - Sentiero n.4 ;

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