CAMMINO/VIA di FRANCESCO
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Il Cammino di Francesco: un sentiero di pace tra i monti della Sabina
Il Cammino di Francesco, che attraversa parte della Città Metropolitana di Roma Capitale, è un itinerario che si snoda tra colline, uliveti e borghi intrisi di spiritualità. In questo tratto, che tocca Mentana, Monterotondo, Palombara Sabina, Moricone, Montelibretti e Nerola, il paesaggio si fa silenzioso e raccolto, ideale per il pellegrino che cerca nel cammino una forma di equilibrio e riconciliazione.
È un percorso che unisce natura, devozione e semplicità, sulle orme del Santo di Assisi che, secondo la tradizione, attraversò queste terre nel suo viaggio verso Roma. Ogni paese custodisce un tratto dell’anima francescana: accoglienza, sobrietà, spiritualità diffusa e profondamente legata al territorio.
Mentana e Monterotondo: l’ingresso al cammino sabino
Mentana, con il suo centro storico arroccato e le tracce delle battaglie risorgimentali, segna l’inizio simbolico di questo tratto del cammino. È una terra di passaggi e incontri, tra la Campagna Romana e le prime ondulazioni sabine. La storia recente si fonde con la ricerca interiore, dando un tono di consapevolezza all’inizio del percorso.
A pochi chilometri, Monterotondo si rivela come centro vivace e accogliente, con origini medievali e una forte vocazione culturale. Le sue chiese e il patrimonio storico, uniti alla vita locale genuina, ne fanno una tappa di connessione tra spiritualità e impegno civile, in perfetta sintonia con lo spirito francescano.
Palombara Sabina: tra fede, castelli e oliveti
Palombara Sabina sorge ai piedi del Monte Gennaro, e si distingue per la bellezza del suo borgo medievale e per la spiritualità diffusa che si respira nelle sue chiese e conventi. Il Castello Savelli, con la sua imponenza, domina il paesaggio, ma è nei vicoli silenziosi che il pellegrino trova spazio per la riflessione.
Il paesaggio naturale che circonda Palombara è segnato da uliveti e boschi: il passo rallenta, il respiro si regola con la salita. È un tratto di cammino in cui il contatto con la terra è continuo, e ogni sentiero sembra riportare al valore dell’essenziale.
Moricone e Montelibretti: la quiete dei piccoli borghi
Moricone è un piccolo gioiello adagiato tra le colline, dove la tradizione agricola e la spiritualità si fondono in un equilibrio autentico. Qui si cammina tra i profumi della campagna e le tracce di una devozione semplice ma profonda. Le persone si incontrano con uno sguardo gentile, e l’ospitalità è discreta ma sentita.
Montelibretti, a poca distanza, si distingue per la sua struttura compatta e per l’atmosfera familiare. Le sue chiese raccontano storie di comunità, mentre il paesaggio circostante accompagna il pellegrino con dolcezza verso le tappe successive. È un luogo dove è facile sentirsi accolti, ascoltati, benvenuti.
Nerola: fortezza di pietra, rifugio dell’anima
Nerola è uno dei borghi più affascinanti del cammino. Il suo castello, che domina la vallata, è simbolo di forza e protezione. Ma al di là della pietra, Nerola custodisce un’anima delicata fatta di silenzio, panorami aperti e spiritualità nascosta nei suoi vicoli antichi.
Il paesaggio attorno al borgo si apre verso la Sabina interna, offrendo al viandante una visione ampia, quasi contemplativa. È una tappa che invita al raccoglimento e alla gratitudine per la strada percorsa. In Nerola, il cammino si fa quasi preghiera.
Un viaggio francescano tra natura e spirito
Il tratto del Cammino di Francesco che attraversa Mentana, Monterotondo, Palombara Sabina, Moricone, Montelibretti e Nerola è più di un itinerario: è un invito a ritrovare la sobrietà, a camminare con lentezza, ad ascoltare la voce del paesaggio.
In questi luoghi, il messaggio di Francesco risuona nel modo di vivere delle persone, nei ritmi della natura, nella semplicità dei gesti quotidiani. Il pellegrinaggio si trasforma in esperienza umana, spirituale, concreta. Ogni passo avvicina non solo a una meta geografica, ma a un senso profondo del camminare.