Sambuci

Sambuci

L'origine di Sambuci è legata, come quella di molti altri paesi della valle dell' Aniene, all'affermarsi dell'ordine Benedettino nel Lazio e in particolare alla storia dell'abbazia Sublacense. La prima notizia documentata di un insediamento nella zona in cui oggi sorge Sambuci è infatti il General Privilegio con cui il Papa Nicolò I confermava all'abate Leone di Subiaco tutti i beni del monastero e tra questi anche "Sambucicum ecclesia sancti thomae.in desertis posita". Il privilegio è collocabile tra 858 e 867 d.c., anni del pontificato di Nicolò I. La stessa citazione è riportata nel General Privilegio di Gregorio V all'abate Pietro, del 28 Giugno 997 d.c. . In un ulteriore documento del 971 d.c., che ratifica una permuta avvenuta tra gli abati Leone di S. Cosimato, Damiano di Cava, e Giorgio di Subiaco, troviamo menzionato il Fondum Sambuculum. Sambuci infatti passò per alcuni anni tra i possedimenti del primo, interrompendo così
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Siti di Interesse Storico-Religioso

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CASTELLO THEODOLI

La storia di Sambuci è strettamente legata al suo Castello, la cui costruzione nelle forme attuali è avvenuta in varie fasi tra il XIII e il XVII secolo. Riconosciuta ufficialmente nel mese di Gennaio 2025 come DIMORA STORICA, rappresenta per il paese un vanto assoluto dal punto di vista storico, culturale, artistico. E’ nel periodo in cui il feudo divenne di proprietà del Cardinal Camillo Astalli, nel XVI secolo, che il Castello, in occasione della ristrutturazione, assunse l’aspetto di villa signorile. In questa occasione fu allestito un elegante giardino (Villa Theodoli) e un’elegante loggia in stile barocco.

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Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo

La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo fondata dai benedettini e anticamente dedicata a San Silvestro. Restaurata nelle forme attuali nel xvii secolo, presenta affreschi e arazzi di importante valore artistico e custodisce, sotto l’altare, l’urna con il corpo di San Celso, martire, protettore del borgo, qui traslato nel 1661.

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Chiesa di Santa Croce

La chiesa Santa Croce piu’ comunemente chiamata chiesa “del Borgo”, e’ originaria del 1662, come da iscrizione dedicatoria del 1662. Il portale in travertino romano, fu disegnata dal Cardinal Camillo Astalli durante le sistemazioni urbanistiche del seicento. Lo stemma di famiglia e’ ben visibile sul portone di ingresso della facciata. Sul lato destro di quest’ultima si trova un piccolo campanile che termina con una finestra ovale di stile barocco. L’interno ha una navata unica adornata da due tele, una raffigurante San Giuseppe, l’altra la Madonna del Carmine.

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Chiesa di Santa Maria delle Grazie

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie si trova al di fuori del borgo, detta anche della santissima vergine della nativita’ ed e’ certamente una delle chiese di sambuci piu’ degne di essere ammirate. di origine sei-settecentesca e’ in totale stile romanico a mattoni, la cui facciata presenta grandi lesene e un frontone triangolare in cui e’ inscritto un altro semicircolare movimentandola. ha un’unica navata con pavimento in cotto ai cui lati si si aprono due cappelle in stile barocca. in una teca nei pressi dell’altare centrale e’ custodito un busto raffigurante la madonna delle grazie. due porticine ai lati conducono al coro ligneo del xix secolo. alcune lapidi nel terreno testimoniano l’uso del sotto pavimento per il seppellimento dei defunti del paese. tra le tombe spicca quella del marchese tiberio astalli, deceduto nel 1683

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