San Cesareo
San Cesareo
Per la sua posizione geografica, a sud della Capitale, tra i Castelli Romani e i Monti Prenestini, San Cesareo è da sempre un importante crocevia, nonché punto strategico lungo la rete autostradale italiana.
San Cesareo è uno dei comuni più giovani d'Italia, istituito con Legge Regionale n. 32 del 23 marzo 1990, che ne ha sancito l’autonomia dal vicino Comune di Zagarolo.
Simbolo comunale indiscusso il celebre cedro del Libano, specie arborea che caratterizza e dona estrema bellezza al territorio e che ad oggi, conta circa venti esemplari secolari.
Contrariamente a quanto diffuso, San Cesareo sorge in un territorio ricco di storia e di presenze archeologiche di epoca romana, conosciuta allora con il nome di Ad Statuas, per l’abbondanza di statue disseminate sul territorio
Dalla metà del Il secolo a.C., sorsero le ville di otium dei più famosi personaggi dell'antica Roma, tra cui Giulio Cesare, che secondo Svetonio, fece proprio quì il suo testamento, alle idi di settembre del 45 a.C., sei mesi prima della sua morte. Il 28 settembre dell'anno 306, Valerio Massenzio, venne proclamato imperatore dai pretoriani e dal popolo di Roma.
A darne prova, la scoperta del 2010 definita tra le più grandiose degli ultimi decenni, della cosiddetta Villa di Cesare e Massenzio, un esteso complesso residenziale associato ad un’area termale, mosaici pavimentali di straordinaria bellezza ed una necropoli.
In epoca medievale il territorio di San Cesareo apparteneva alla potente casata dei Conti di Tuscolo, per poi diventare proprietà della potente Famiglia Colonna, successivamente nelle mani dei Ludovisi, fino ai Rospigliosi-Pallavicini che nel 1670 ne fecero una grande tenuta agricola estesa per oltre 1600 ettari. I contadini che lavoravano nella tenuta provenivano dai paesi vicini, specialmente da Capranica Prenestina, e non avendo il permesso di costruire abitazioni in muratura, costruirono un villaggio di capanne sul Colle Marcelli.
Nel ventennio fascista, l'Opera Nazionale per i Combattenti espropriò la Tenuta di San Cesareo, che divenne un'azienda agricola modello, e ricostruì il centro abitato, inaugurato nel 1928.
Anche nella storia più recente, parliamo dei primi decenni del secolo scorso, San Cesareo si conferma luogo prescelto da famosi intellettuali come Sibilla Aleramo, Giovanni Cena, Alessandro Marcucci, Duilio Cambellotti e Giacomo Balla, che qui realizzò alcune famose opere che ritraevano figure del mondo contadino.
Dal dopoguerra ad oggi San Cesareo ha avuto uno sviluppo sempre più crescente, raddoppiando la sua popolazione in 35 anni e passando dalla vocazione agricola a quella industriale e commerciale, pur mantenendo un forte attaccamento alle tradizioni, alle origini contadine ed ai prodotti tipici locali.
Siti di particolare Interesse storico religioso
Villetta Rospigliosi
Nel sito che probabilmente ospitava una delle residenze dell’imperatore romano Giulio Cesare, sorse nel medioevo il borgo di San Cesareo attorno ad un castello che fu distrutto nel XIV secolo. L’abitato scomparve anch’esso per lungo tempo sino al secolo XVIII quando le nobili famiglie dei Rospigliosi Pallavicini eressero, sulle rovine della struttura difensiva, la Villetta Rospigliosi.
Scesero allora a valle braccianti e contadini del vicino paese montano di Capranica Prenestina che costituirono il primo nucleo abitato del secolo scorso formato ancora da capanne di paglia e legno.
L’insediamento si perpetuò sino al 1928, quando, cancellate le capanne, il regime fascista impiantò un nucleo di abitazioni in muratura con annessi un tracciato viario, una caserma ed una chiesa.
Il resto è storia recente e San Cesareo, sino alla fine degli anni 70, ha puntato sulle colture delle proprie campagne (specialmente vigneti) gran parte della propria sussistenza rispondendo alle antiche vocazioni del suo territorio.
Poi, con il graduale abbandono della redditività contadina, è divenuto centro abitato che ha fatto leva sul terziario accogliendo nel suo territorio una forte antropizzazione tipica dei comuni limitrofi all’hinterland di una grande metropoli come Roma.
Comune da aprile del 1990, ha una superficie di 24 kmq e 10500 abitantii di cui il 10% stranieri.
Attualmente Villa Rospigliosi, "La villetta", ospita gli Uffici di Dirigenza, gli uffici amministrativi e le classi della Scuola Media
Antica Via Labicana
L'antica Via Labicana è una delle principali strade romane che attraversavano la regione, e nel tratto che passa per San Cesareo rappresenta una testimonianza storica importante. Questa strada, che univa Roma all'area dei Castelli Romani e oltre, era utilizzata principalmente per scopi commerciali e militari nell'antichità. A San Cesareo, la Via Labicana si distingue per alcuni tratti ben conservati, con pietre miliari e resti di costruzioni che testimoniano la sua importanza nell'epoca romana. Oggi, la strada è ancora visibile in alcune sue porzioni, e rappresenta un punto di interesse archeologico per chi visita la zona, offrendo uno spunto per riflettere sulla storia e lo sviluppo della rete viaria romana.

Parco della Macchiarella
ll Parco della Macchiarella, situato nel comune di San Cesareo, è un'area verde di grande valore naturale e storico. Questo parco si trova in una zona ricca di vegetazione e si estende su un territorio che conserva tratti di macchia mediterranea, offrendo un ambiente ideale per passeggiate e attività all'aria aperta. Il nome "Macchiarella" richiama la tipica vegetazione della macchia, che ha dato il carattere alla zona.
Oltre al suo valore paesaggistico, il Parco della Macchiarella ospita anche diversi reperti storici, tra cui antiche tracce legate alla presenza della Via Labicana e testimonianze di antiche attività agricole. È un luogo di grande fascino per chi ama la natura, la storia e il relax in un contesto naturale incontaminato.