Subiaco

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Subiaco

La Città di Subiaco è il cuore pulsante della Valle dell'Aniene, un borgo medievale ricco di storia, arte e cultura. Un cuore verde di autentica bellezza che si declina in infinite sfaccettature: natura, arte, storia, tradizioni religiose che rendono unica l’identità sublacense. Subiaco è infatti una perla verde all’interno del Parco dei Monti Simbruini, figlia delle acque del fiume Aniene che da millenni ne lambiscono le terre. La multiformità è ben rappresentata dal suo profilo geografico, un misto di vallate, dolci colline fino a raggiungere la vetta della montagna della Capitale, Monte Livata. La biodiversità offerta dalle sue terre e l’abbondanza di acqua hanno attirato sulla Città l’attenzione di uomini di potere dell’antica Roma, uno su tutti Nerone che scelse di creare proprio a Subiaco la sua dimora in cui ripararsi dalla calura estiva della capitale romana. È proprio così che la storia sublacense ha avuto inizio, proprio grazie alla generosità di un patrizio romano, Narzio, le cui terre date in donazione hanno permesso al primo embrione sublacense di germogliare. Nel corso dei secoli la Città è stata attraversata da uomini Santi che nell’asperità della natura, rappresentata dalle rocce sublacensi, hanno trovato risposta alla loro chiamata alla santità ma anche da uomini d’ingegno, siano essi politici o artisti. E così Subiaco si è trasformata in un’autentico scrigno di tesori. Subiaco è infatti culla del monachesimo occidentale e della stampa, primato che ha permesso di vedersi riconosciuto il titolo di Capitale Italiana del Libro 2025.

Siti di interesse Giubilare

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Monastero di San Benedetto

Il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco, sorge nel luogo dove il santo si ritirò in preghiera quando era ancora adolescente e dettò la regola dell’ordine “Ora et Labora” (preghiera e lavoro). Una presenza, quella di San Benedetto nella valle dell’Aniene, che richiamò nel corso degli anni un gran numero di suoi discepoli, che portò alla costruzione di tredici monasteri, dei quali oggi resta solo quello di Santa Scolastica.
Pio II, visitando il Monastero di San Benedetto nel 1461, lo definì: “Nido di rondini”.

Composto da due chiese sovrapposte e da cappelle e grotte, interamente affrescate in epoche diverse, costituisce un monumento unico, per bellezza e spiritualità, tra quanti la storia della Chiesa e dell’Arte hanno abbondantemente dotato il nostro Paese.

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Monastero di Santa Scolastica

Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco.

Il monastero di Santa Scolastica si trova ad est di Subiaco, a 510 metri di altezza, ed è disposto longitudinalmente e parallelamente alla valle, dove, per secoli, vissero nella contemplazione e nella preghiera, eremiti e monaci, che le meritarono il nome di “valle santa”.

Siti di interesse storico religioso

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Rocca Abbaziale

La Rocca Abbaziale fu costruita intorno alla fine dell’XI secolo dall’Abate Giovanni V. Edificata in cima ad una collina per evidenti scopi difensivi e per controllare l’intera comunità di Subiaco, fu munita di fortificazioni, di carceri, di una torre di avvistamento e di una chiesa dedicata a San Tommaso. Nel 1349 un terremoto la danneggiò gravemente, così a partire dal 1476 fu oggetto di una serie di restauri, tra cui l’integrazione di una torre quadrangolare per volere del cardinale Rodrigo Borgia.

Secondo alcuni storici fu tra queste mura che nacquero, nel 1476 e nel 1480, Cesare e Lucrezia Borgia, figli del cardinale e della sua amante Vannozza Caetani. Col passare degli anni la Commenda passò al cardinale Giovanni Colonna e fu proprio sotto il suo dominio che venne parzialmente demolita a seguito degli scontri con l’esercito della Santa Sede. Nel 1778, per volere di Pio VI, furono effettuati una serie di lavori di restauro che la trasformarono in residenza fino al 1915, quando la Commenda fu soppressa.

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Fiume Aniene

Il fiume Aniene nasce sul Monte Tarino, nel bel mezzo dei Monti Simbruini, al confine tra il Lazio e l’Abruzzo. La sorgente, che prende il nome di Capo Aniene o Sorgente di Riglioso, è posta a circa 1200 metri sul livello del mare. Numerosi gli sport acquatici, come ad esempio il soft rafting, organizzato da esperti team di Subiaco, che forniscono l’attrezzatura e una professionale guida fluviale, per vivere in massima sicurezza l’avventura lungo le rapide del fiume. Mentre il gommone rimbalza sull’acqua e gli schizzi si perdono nell’aria, il silenzio e il verde tutto intorno. Un’esperienza emozionante. Le acque navigabili, rendono l’Aniene meta degli amanti della canoa e del Kayak, con percorsi che partono da Ponte San Francesco a Subiaco.

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Borgo medievale degli Opifici

L’antico borgo degli Opifici si trova in una posizione strategica del territorio di Subiaco ed interessa tutta la zona che va da Piazza Sant’Andrea, sede non solo dell’omonima Basilica ma anche del Palazzo Comunale, fino a Piazza Benedetto Tozzi.

Qui sorge il Borgo dei Cartai, un luogo del fare e del sapere, un Museo immersivo che coniuga la fruizione museale con la produzione di manufatti in carta, ma è anche un Museo produttivo che assembla l’esperienza culturale con la partecipazione alle lavorazioni. All’interno del Borgo sono ricostruiti tutti i macchinari di una cartiera dell’800 perfettamente funzionanti con i quali si tornerà a produrre Carta alla Forma ed oggettistica in carta con tecniche artigianali. Così facendo abbiamo raccolto la secolare esperienza e cultura della Cartiera di Subiaco, fondata nel 1587 da Sisto V e fornitrice dell’allora Stato Pontificio, con l’intento di trasformare quell’antico sapere in una moderna attività con valenza culturale, turistica ed economica.

CMRC