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Monteflavio
Monteflavio nasce nel 1578, quando alcuni abitanti di Marcetelli, paese situato tra le valli del Turano e Salto, accettano l'invito del cardinale e vescovo Flavio Orsini di lasciare la propria terra per stabilirsi nella tenuta di Montefalco[5]. Essi, infatti, in quel periodo subivano una signoria dispotica e crudele da parte dei Mareri, che opprimevano i loro sudditi con insostenibili imposizioni fiscali ed ottennero in cambio l'assegnazione di terre da destinare alla coltivazione ed al pascolo e sgravi fiscali.
La fondazione del nuovo feudo venne sancita da un Capitolato, un vero e proprio contratto, tuttora conservato nel comune di Monteflavio, che stabiliva precise norme relative alla struttura urbana che il paese avrebbe assunto e alle tasse che la popolazione avrebbe pagato agli Orsini.
Il nuovo paese, che in onore del cardinale venne chiamato Monteflavio, non venne costruito “a casali sparsi” con orti e cortili annessi, come avrebbero voluto gli Orsini, ma secondo una struttura compatta costituita da una serie di strade parallele alternate da file di abitazioni tagliate da vicoli.
La strada principale, cioè la Via Nuova detta “Via larga” (oggi via A. Baccelli), univa tra loro le due zone principali del paese che, ancora oggi, portano gli antichi nomi di “Pétellaterra” (piede della terra) e “Castellittu” e creava un asse di collegamento tra l'antica chiesa cimiteriale di S. Martino e la chiesa parrocchiale dell'Assunta, situata sulla piazza principale, nel punto più alto del paese.
Ad essa si aggiungevano la Via del Paradiso, oggi Via Roma, la Via del Leone, oggi Via G. Marconi e la Via del Sole, ancora così denominata. Alla piazza era adiacente quella zona detta tuttora “Capanna”, che è probabilmente il luogo dei primi insediamenti. Ne è prova la distribuzione irregolare delle abitazioni che ricalca quella delle prime capanne in legno.
La piazza era ed è ancora il centro della vita del paese, il luogo di incontro per tutta la popolazione e di svolgimento degli eventi più importanti.
Nel 1602 venne terminata la costruzione della chiesa e nel 1626 quella della fonte. In entrambe troviamo scolpita la rosa a cinque petali, simbolo della famiglia Orsini.
Il 18 agosto 1644 Monteflavio divenne proprietà dei Barberini. In questo periodo si verifica una seconda emigrazione da Marcetelli e le terre del nuovo feudo si arricchiscono di forza lavoro che incrementa la pastorizia e l'artigianato del legno. Quest'ultima attività è finalizzata al commercio di vasi, torce, doghe e cerchi per le botti, nella cui fabbricazione i Marcitellani erano maestri e dalla quali dipende l'appellativo di “cerchiari” dato ai Monteflaviesi.
Luoghi di interesse storico religioso

Casa del Pastore
Rifugio di montagna recentemente ristrutturato situato alle pendici del Monte Pellecchia a circa 1.000 mt s.l.m.

Centro culturale Giovanni Paolo II
Qui si trova la Biblioteca del paese, gestita da un comitato comunale, in cui viene offerta un’ampia scelta di libri da poter prendere in prestito oppure leggere sul momento. Viene utilizzato anche come sala studio dai ragazzi del paese e presenta delle postazioni per svolgere smart working. Durante tutto l’anno vengono organizzati eventi musicali, letterari e non solo, che lo rendono il centro delle attività culturali del paese.
Nella sala principale vengono svolte anche le sedute del Consiglio Comunale ed è possibile prenotarla per la celebrazione di matrimoni civili. ((Via IV Novembre 2/A)

Fonte Orsini
Area attrezzata con tavoli e camini in pietra in cui turisti e monteflaviesi amano trascorrere del tempo osservando il paese nella sua lunghezza. In quest’area è possibile ammirare il fontanile realizzato nel 1626 dalla famiglia degli Orsini. Un aspetto molto particolare è rappresentato dal fatto che su tale fontanile è ancora ben visibile la rosa a cinque petali simbolo di questa nobile famiglia. In passato veniva utilizzato come abbeveratoio e lavatoio e quindi rappresentava un punto di ritrovo per le donne del paese. (Via di Fonte Orsini)

Chiesa di San Martino
Una pieve romana del XIII secolo. La chiesa sarebbe stata fatta edificare dai padri benedettini di San Polo su un preesistente tempio pagano. All'interno, sulla parete destra, un affresco di 4x3 metri che probabilmente è quanto resta di un ciclo di affreschi molto più ampio, rappresenta Santa Lucia, affiancata in basso a sinistra da San Rocco e in alto a sinistra da Sant'Antonio abate. Piccole tracce di intonaco colorate si possono notare su due nicchie alle pareti. (Via Monte Gennaro 2)

Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo
La chiesa parrocchiale non è un edificio nuovo, né antico. Tuttavia, due gli elementi che testimoniano il passato: il portale secentesco e il tabernacolo del quattrocento. Quest'ultimo rappresenta l'opera d'arte di maggior pregio presente a Monteflavio. Arrivò come dono del cardinale Francesco Barberini, vescovo di Sabina dal 1645 al 1652 che, appena nominato visitò Monteflavio. Si tratta di un'opera del XV secolo. (Piazza Vittorio Emanuele III)

Percorso Street-Art
Percorso di street art "RADICI", un viaggio antropologico alla scoperta delle nostre antiche superstizioni attraverso le opere realizzate sulle facciate delle case e l'ascolto delle storie in dialetto, tramite QRcode.