Il Sentiero dei pellegrini da Ciciliano a Guadagnolo
Intro...
Un itinerario di 5 km che partendo dalla località Passo della Fortuna, nel Comune di Ciciliano, raggiunge il Santuario della Mentorella a Guadagnolo, ricalcando l’antico sentiero citato fin dal 1500 nelle Visite Pastorali del vescovo di Tivoli. Il tragitto, dotato di numerosi cartelli e segnavia CAI è illustrato nella tabella installata nel piazzale di fronte alla chiesetta rurale di Santa Maria Maddalena (XV sec.) e all’annesso Hospitale, originariamente adibito all’accoglienza dei pellegrini. Il dislivello è di oltre 500 metri e il tempo di percorrenza media è di circa 2 ore e mezza. Seguendo questa antica via si attraversano boschi e radure, ci si imbatte nei resti di rocche benedettine, parte del sistema di controllo del territorio creato dall’Abbazia di Subiaco nel corso del medioevo. Toponimi come l’Ara di Cioffarégliu, l’Ara di Minchinégliu e l’Ara della Croce raccontano di un mondo perduto, quando qui era tutto coltivato e nelle “are”, aie si “batteva il grano” per separare i preziosi chicchi dall’involucro. Nei pressi dell’Ara della Croce Placido, soldato romano, ebbe la visione del Cristo tra le corna del cervo, in seguito alla quale si sarebbe convertito al Cristianesimo assumendo il nome di Eustachio. Attraversando questi luoghi di grande suggestione e spiritualità, si giunge al Santuario della Madonna delle Grazie, nei pressi del quale si ritirò in solitudine e preghiera San Benedetto. Qui nel XVII secolo il geniale padre gesuita Athanasius Kircher, visse per diversi anni, occupandosi del restauro della chiesa. Papa Giovanni Paolo II disse di questo posto incantevole: “Questo è un luogo in cui, in modo particolare, l’uomo si apre di fronte a Dio. (...) mi ha aiutato molto a pregare”.